Le recenti novità normative in ambito europeo ed i futuri impatti sulla normativa nazionale

Le recenti novità normative in ambito europeo ed i futuri impatti sulla normativa nazionale

Alla luce dell’evoluzione normativa attualmente in corso, relativamente al calcolo delle prestazioni energetiche degli edifici, in ambito europeo, è bene disporre, al fine di non incorrere in errori o confusione, delle corrette informazioni su quanto sta accadendo, così come sulle possibili future ripercussioni di tale evoluzione in ambito nazionale. Ci proponiamo così, con questo breve articolo ed in base alle notizie ad oggi disponibili, di fornire qualche delucidazione in merito.

Il nuovo pacchetto EPBD

In Europa è stato di recente approvato ed è in via di pubblicazione il nuovo pacchetto normativo EPBD, finalizzato al supporto ed all’applicazione della Direttiva 2010/31/UE in materia di risparmio energetico in edilizia. Tale nuovo pacchetto normativo, costituito da una novantina di documenti, comporterà, innanzitutto, un cambiamento di tipo “formale”, modificando la struttura dell’intero sistema di norme, oltre che alcuni cambiamenti di tipo sostanziale, attraverso il miglioramento di specifici aspetti.

Quali sono le principali novità?

Dal punto di vista “formale”, differentemente da come si è stati abituati fin’ora, ogni norma non sarà più costituita da un unico documento, bensì si articolerà in più parti: un documento principale (parte 1), un rapporto tecnico contenente delucidazioni ed approfondimenti (parte 2), un allegato A (nazionale) ed un allegato B (dati di default). Ogni norma sarà inoltre corredata di un foglio di calcolo, volto ad assicurare la correttezza ed applicabilità delle metodologie fornite.
Dal punto di vista sostanziale, nonostante le nuove norme passino in rassegna tutti i vari servizi ed aspetti caratterizzanti l’analisi energetica (fabbricato ed impianti), i cambiamenti più significativi riguarderanno, soprattutto, la ventilazione ed il raffrescamento, la cui valutazione verrà notevolmente migliorata. Particolare spicco avrà ad esempio la norma EN ISO 52016, relativa al calcolo dell’energia utile invernale ed estiva, la quale ridefinisce ed ottimizza i metodi mensile ed orario (quest’ultimo particolarmente rilevante in ambito non residenziale) ed abolisce quello stagionale (di utilizzo comunque marginale).

Che cosa accadrà in Italia?

Il nuovo pacchetto normativo non sarà tuttavia applicabile, in Italia, finchè non verrà recepito, a livello nazionale, ad opera di CTI ed UNI. Scopo primario del recepimento è di effettuare un’integrazione ed un raccordo con la normativa nazionale preesistente, già di per sé ben consolidata (tra le migliori in Europa). Il processo di recepimento si articolerà, in particolare, in due differenti fasi: una prima fase di recepimento “immediato” (pubblicazione delle norme EN come UNI EN) ed una successiva fase, molto più laboriosa, di compilazione degli allegati nazionali (“personalizzazione” di alcune opzioni ed impostazioni definite dalle norme europee) ed elaborazione di eventuali “moduli” sostitutivi o aggiuntivi (porzioni di calcolo “nazionali”). Tale processo di recepimento sarà pertanto, necessariamente, complesso ed articolato richiedendo, di conseguenza, adeguate tempistiche. Parallelamente a tali lavori normativi, a cui Edilclima prenderà come di consueto parte, occorrerà procedere ad allineare ed adeguare, ove necessario, gli strumenti di calcolo, affinchè essi non siano improvvisati, ma risultino realmente testati ed affidabili.

In che modo operare nel frattempo?

Nel frattempo, come garantito dal Comitato Termotecnico Italiano, occorre continuare ad operare con gli strumenti di calcolo attuali, conformi alla normativa vigente (UNI/TS 11300), la quale rimarrà tale finchè il processo di recepimento della nuova normativa non sarà completamente concluso. Per gli operatori del settore termotecnico non vi sarà pertanto, in ambito nazionale ed ancora per molto tempo, nessun effettivo cambiamento!

Pubblicato il: 20/09/2017
Autore: Edilclima