I livelli di progettazione negli appalti pubblici: progetto di fattibilità, definitivo, esecutivo

I livelli di progettazione negli appalti pubblici: progetto di fattibilità, definitivo, esecutivo

Il Nuovo Codice Appalti apporta una serie di modifiche all’iter di progettazione delle opere pubbliche. Le tre fasi, che identificano un approfondimento crescente, sono: progetto di fattibilità, definitivo, esecutivo

Fonte Infobuild.it  "I livelli di progettazione negli appalti pubblici: progetto di fattibilità, definitivo, esecutivo" - Arch. Emanuele Meloni

Livelli di progettazione negli appalti pubblici

Il processo edilizio di un’opera pubblica è contraddistinto da una serie di fasi successive con verifiche ed approfondimenti tecnici progressivi, di cui la progettazione rappresenta il momento iniziale che innesca l’iter realizzativo.

Dopo la fase progettuale si passa all’affidamento dell’appalto e all’apertura del cantiere, infine si dà avvio all’esecuzione dei lavori prevista nel cronoprogramma. Il certificato di collaudo è propedeutico alla conclusione dei lavori e alla messa in funzione dell’intervento in favore della collettività.

L’art. 23 del D.Lgs. 50/2016 ci dà una definizione generale dei livelli della progettazione negli appalti pubblici.

La progettazione, ossia la fase in cui vengono individuate le caratteristiche ed il contenuto dell’opera, in materia di lavori pubblici si articola secondo tre livelli di successivi approfondimenti tecnici:

  1. progetto di fattibilità tecnica ed economica (ex progetto preliminare);
  2. progetto definitivo;
  3. progetto esecutivo.

P2059 Art. Meloni fig. 1 iter opere pubbliche

 

 

Una così approfondita progettazione è intesa ad assicurare:

  • il soddisfacimento dei fabbisogni della collettività;
  • la qualità architettonica e tecnico funzionale e di relazione nel contesto dell’opera;
  • la conformità alle norme ambientali, urbanistiche e di tutela dei beni culturali e paesaggistici, nonché il rispetto di quanto previsto dalla normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza;
  • un limitato consumo del suolo;
  • il rispetto dei vincoli idrogeologici, sismici e forestali nonché degli altri vincoli esistenti;
  • il risparmio, l’efficientamento ed il recupero energetico nella realizzazione e nella successiva vita dell’opera, nonché la valutazione del ciclo di vita e della manutenibilità delle opere;
  • la compatibilità con le preesistenze archeologiche;
  • la razionalizzazione delle attività di progettazione e delle relative verifiche attraverso il progressivo uso di metodi e strumenti elettronici (BIM);
  • la compatibilità geologica, geomorfologica, idrogeologica dell’opera;
  • l'accessibilità e l'adattabilità secondo quanto previsto dalle disposizioni vigenti in materia di barriere architettoniche.

NOTA: In attuazione dell’articolo 23, comma 13, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, “Codice dei contratti pubblici”, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha adottato il decreto n. 560 del 1 dicembre 2017, che stabilisce le modalità e i tempi di progressiva introduzione dei metodi e degli strumenti elettronici di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture. Già dal 1 gennaio 2019 è stato introdotto in Italia l’obbligo di adozione del BIM (Building Information Modelling) nel settore degli appalti pubblici. Dal 1 gennaio 2021 tale obbligo varrà per i lavori complessi relativi a opere di importo a base di gara pari o superiore a 15 milioni di euro. Dal 1 gennaio 2025 la soglia economica scomparirà e il BIM, per le opere pubbliche, sarà a quel punto sempre obbligatorio.

Per entrare nel dettaglio e capire nello specifico quali elaborati grafici e descrittivi compongono i tre livelli progettuali, occorre ripescare il DPR 207/2010 (Regolamento Appalti del vecchio codice del 2006), in quanto il tanto atteso decreto attuativo del Nuovo Codice Appalti, ad opera del MIT, non è ancora stato emanato.

In attesa di un futuro decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (un regolamento unico recante disposizioni di esecuzione, attuazione e integrazione del Nuovo Codice Appalti), continuano ad applicarsi le disposizioni di cui alla parte II, titolo II, capo I, nonché gli allegati o le parti di allegati ivi richiamate, del decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n. 207 (“Regolamento Appalti”).

I tre livelli rappresentano delle tappe intermedie verso una definizione del progetto via via più ricca di informazioni, per arrivare ad un grado di dettaglio esecutivo.

P2059 Art. Meloni fig. 2 livelli definizione lod 2

Progetto di fattibilità tecnica ed economica

Il Nuovo Codice Appalti apporta delle importanti innovazioni in questa prima fase progettuale. Il progetto preliminare infatti cambia nome e contenuti. Il progetto di fattibilità tecnica ed economica, oltre agli elaborati tradizionali, accorpa in sé il progetto di fattibilità, tutti gli studi e ricerche – geologiche, idrogeologiche, idrologiche, idrauliche, geotecniche, sismiche, storiche, paesaggistiche ed urbanistiche – necessarie ai fini di una progettazione critica attenta e consapevole.
Il progetto di fattibilità tecnica ed economica individua, tra più soluzioni, quella che presenta il miglior rapporto tra costi e benefici per la collettività, in relazione alle specifiche esigenze da soddisfare e prestazioni da fornire.

Progetto definitivo

Il progetto definitivo individua compiutamente i lavori da realizzare, nel rispetto delle esigenze, dei criteri, dei vincoli, degli indirizzi e delle indicazioni stabiliti dalla stazione appaltante e, ove presente, dal progetto di fattibilità.

Il progetto definitivo contiene, altresì, la quantificazione definitiva del quadro economico per la realizzazione e del relativo cronoprogramma.

Progetto esecutivo

Il progetto esecutivo, redatto in conformità al progetto definitivo, determina in ogni dettaglio i lavori da realizzare, il relativo costo previsto, il cronoprogramma coerente con quello del progetto definitivo, e deve essere sviluppato ad un livello di definizione tale che ogni elemento sia identificato in forma, tipologia, qualità, dimensione e prezzo. Il progetto esecutivo deve essere altresì corredato da apposito piano di manutenzione dell’opera e delle sue parti in relazione al ciclo di vita.

La tabella riportata riassume, per ogni livello di progettazione, obiettivi, documenti ed elaborati grafici richiesti.

P2059 Art. Meloni TABELLA

 

Emanuele Meloni

Architetto, con una formazione pregressa nella grafica e nel design. Nel tempo ha maturato una profonda passione sui temi della riqualificazione energetica, energie rinnovabili, materiali naturali (legno, paglia, bamboo, terra cruda), attenzione al contesto o genius loci.
Ama definirsi "architetto per caso, creativo per vocazione".
Sogna una dimora autocostruita, ecologica, a basso impatto ambientale, fatta di materiali naturali. Prodotta dalla natura, per tutti. È appassionato di montagna e di trekking.

 

Pubblicato il: 30/12/2020
Sezione: Impiantistica
Autore: Arch. Emanuele Meloni