BIM come metodo per gestire e valorizzare il patrimonio immobiliare

BIM come metodo per gestire e valorizzare il patrimonio immobiliare

È dal 1987 che il BIM (Building Information Modeling) è parte del processo di digitalizzazione del settore delle costruzioni, ma se all’inizio ha visto crescere il proprio successo strettamente in ambito progettuale, perché offriva la possibilità di costruire modelli geometrici
tridimensionali utilissimi in fase di composizione, nel tempo il suo utilizzo ha abbracciato diverse discipline professionali e l’intero ciclo di vita del progetto. Evoluzione che ha fatto sì che il BIM venisse usato nel settore edile tanto per la progettazione, quanto per la costruzione, coordinando
le fasi di cantiere, sino al facility management e la manutenzione dell’edificio nel tempo.
Oggi il BIM è applicato attraverso strumenti software evoluti, che possono essere ricondotti a due macrocategorie: i software BIM Authoring (ArchiCAD, Allplan, Revit) con i quali vengono creati i modelli nelle varie discipline; e BIM Processing/Reviewing, che a partire da un modello BIM permettono ulteriori elaborazioni (federazione, analisi interferenze, preventivazione, ecc).

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Le esperienze diventano virtuose quando il coordinamento del progetto è chiaro dall’inizio, come anche standard e obiettivi - Ing. Paola Soma – Amministratore Delegato Edilclima S.r.l.

Paola Soma, Amministratore Delegato di Edilclima, sottolinea come con la trasformazione edilizia sia cambiato anche il ruolo del BIM: “In questi anni sono cambiate le esigenze relative alla progettazione di un edificio e l’utenza si è allineata richiedendo caratteristiche più performanti all’involucro e agli impianti; si chiede infatti che l’edificio abbia elevate prestazioni energetiche e acustiche, che sia sicuro nei confronti di ogni tipo di rischio, salubre, confortevole, “intelligente”, sostenibile, quindi collegato a un processo di progettazione integrata e multidisciplinare, che sia in grado anche di garantire un basso impatto ambientale, oltre che il controllo e il contenimento dei costi, in tutte le fasi della vita dell’edificio. In questo contesto il BIM, se ben coordinato, può rappresentare la soluzione, in quanto può rendere disponibile un unico modello digitale dell’edificio, aggiornabile e interrogabile dalle varie figure professionali durante l’intero ciclo di vita dell’edificio”.
I cambiamenti si riflettono anche sull’approccio delle figure chiave: Paola Soma sottolinea come il nuovo progettista debba essere oltre che competente nel suo settore e in grado di interagire con le altre figure professionali, anche aperto al cambiamento e capace di individuare le opportunità che le nuove tecnologie offrono, senza considerarle solo in termini di costi e di tempo da dedicarvi.

Fondamentali i potenziali vantaggi economici derivanti dall’applicazione del BIM sull’esistente: possono riguardare la gestione e derivare dalla raccolta dei dati e dalla loro elaborazione – in termini di utilizzo degli spazi e della conseguente maggiore funzionalità degli stessi; oppure possono derivare dal monitoraggio degli impianti “Sull’esistente bisogna considerare l’obiettivo che si vuole raggiungere anche in termini economici, tenuto conto che spesso ci sono ampi margini di risparmio energetico. Lo sforzo iniziale nel predisporre il modello si recupera in prospettiva attraverso il contenimento dei consumi. Il metodo dinamico orario, ad esempio, permette di fare simulazioni dettagliate del consumo energetico dell’edificio, quantificando con precisione il risparmio conseguibile a seguito di interventi migliorativi del sistema edificio-impianto. Attraverso il machine learning, partendo da dati rilevati, si può arrivare a un uso più efficiente degli impianti, con conseguenti risparmi in fase di gestione e manutenzione. Anche in questo caso, le esperienze virtuose si incontrano quando il coordinamento illuminato è presente fin dai primi passi, quando gli standard e gli obiettivi sono chiari” conclude Paola Soma.

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Si ringrazia Soiel International per la gentile concessione alla pubblicazione dell’articolo tratto dal numero di Officelayout 180 gennaio-marzo 2020.

Pubblicato il: 22/04/2020
Sezione: BIM
Autore: Redazione di Officelayout